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In Friuli Venezia Giulia presenti 10.150 SRL: settore dinamico e in forte crescita

Quante sono le srl in Friuli Venezia Giulia? Quante quelle appartenenti nel settore dell’industria? Quanto incidono sul totale nazionale? Domande che forse in pochi si sono fatti, ma le cui risposte forniscono un quadro della situazione economica locale.

I dati sono ricavati dall’osservatorio sui bilanci delle srl settore industria, documento di ricerca diffuso dalla Fondazione nazionale dei commercialisti e riferito all’anno 2016.

In Friuli Venezia GIulia le srl attive sono 10.150, pari all’1,8% del totale italiano. 4.951 appartengono alla categoria delle micro imprese (fatturato tra 0 e 350 mila euro), 3.454 a quella delle piccole (fatturato tra 350 mila e 2 milioni), 1.495 alla categoria delle medio-piccole (fatturato tra 2 e 10 milioni) e solo 250 a quella delle medio-grandi (fatturato maggiore di 10 milioni di euro).

L’impatto dellla nostra regione a livello italiano per quanto riguarda le srl del settore industria, è del 2,3%: sono 1989 di cui 468 micro, 861 piccole, 586 medio-piccole , 124 medio-grandi.

Gli addetti delle srl attive in Friuli Venezia Giulia sono in tutto 79.981: 5.554 nelle micro imprese, 25.519 nelle piccole, 30.815 nelle medio-piccole, 18.093 nelle medio-grandi. I numeri valgono l’1,8% del totale italiano.

In Italia, le S.r.l. crescono ad un ritmo maggiore rispetto a quello nazionale desunto dai dati ISTAT: l’indicatore aggregato “valore aggiunto” ricavato dai bilanci delle S.r.l. mostra una crescita del 5,2% rispetto al +3,4% del dato ISTAT relativo al settore industria nel suo complesso. Questi alcuni dei dati che emergono dall’Osservatorio sui bilanci delle Società a responsabilità limitata, pubblicato dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, in riferimento ai bilanci 2016 del settore industria.

 Il documento, che inizialmente presenta sinteticamente i dati emersi dai bilanci delle S.r.l., si sofferma sui valori aggregati delle principali voci di conto economico; seguono alcuni indicatori, come il valore della produzione, il valore aggiunto e il risultato operativo, in riferimento al numero di addetti. Chiude la ricerca un focus sugli indici di bilancio.

 «Richiamando i dati ISTAT di contabilità nazionale, in linea con il trend di crescita dell’economia italiana in atto dal 2015, il valore aggiunto per il 2016, calcolato a prezzi correnti per il totale delle attività economiche, mostra un aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente», osserva la FNC, che rileva come il settore produttivo che mostra la più alta percentuale di variazione positiva in termini di valore aggiunto sia il settore industria, con una variazione pari al 3,4%; a seguire, il settore costruzioni e servizi che riportano una variazione pari all’1,5% e all’1,3%, rispettivamente. Unica riduzione sostanziale di valore è il settore dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca, che rispetto al 2015 mostra una significativa riduzione del 5,4% del valore aggiunto.