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Economia, revisione ed etica

alice-colussidi Alice Colussi

Adam Smith nel XVIII secolo ha posto le basi teoriche della moderna economia: per lui l’operare del mercato massimizza il benessere della collettività. La produzione e gli scambi sono inseriti nel contesto della società civile e i cittadini e gli agenti economici, pur perseguendo interessi egoistici, agiscono correttamente, non ricorrono a frodi o a inganni, sono legati da un comune sentire che Smith definisce “simpatia”.

Ma sappiamo che le cose sono andate in un modo diverso, oggi anche per effetto della globalizzazione e il crollo delle ideologie, l’economia rischia di travolgere gli ideali più profondi dell’uomo, cioè l’etica intesa come relazioni con il mondo che lo circonda, la ricerca non soltanto del proprio bene individuale ma anche dell’ambiente in cui vive, della sua famiglia, della sua impresa, della comunità in cui vive e di cui è parte.

Anche la recente riforma della Crisi dell’Impresa va nella direzione dell’etica in economia, imponendo all’imprenditore di adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere senza indugio le iniziative necessarie a farvi fronte. A ulteriore tutela dello stato di salute delle imprese a partire dal  2019 scatta l’obbligo della nomina di un organo di revisione nelle società a responsabilità limitata nel caso di superamento per due esercizi consecutivi di almeno uno dei seguenti parametri: attivo patrimoniale: 4 milioni di euro; ricavi da vendite e prestazioni: 4 milioni di euro; numero di dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 20 unità.

Cosa deve fare il revisore? Il revisore legale è un professionista esterno all’impresa, incaricato di controllare la regolare tenuta della contabilità e dei bilanci delle società. Al termine di ogni controllo il revisore legale redige una relazione in cui esprime il suo giudizio sulla correttezza o meno dei documenti contabili esaminati. Avere i conti ed il bilancio revisionati da un revisore legale garantisce che essi non presentano errori significativi, garantire la trasparenza dei conti ai soci ed azionisti, consumatori e clienti… cioè agli stakeholders. Possiamo dire che il lavoro del revisore contribuisce alla crescita dell’etica del territorio economico dove operano le aziende.

A tal fine la legge impone ai revisori un Codice dei principi di deontologia professionale, riservatezza e segreto professionale (articolo 9, comma 1, e dell’articolo 9-bis, comma 2, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39).

Il Codice impone al revisore l’obbligo di onestà, correttezza e sincerità in tutte le relazioni professionali; ha il divieto di scendere a compromessi nell’esprimere il proprio giudizio professionale a causa di pregiudizi, conflitti di interesse o pressioni di terzi; non deve svolgere l’incarico qualora il suo giudizio professionale sia pregiudicato o influenzato; divulgare informazioni riservate, relative alle sue relazioni professionali … insomma attenersi ad un comportamento etico!

Ciascun operatore economico deve quindi contribuire all’etica nell’economia perché come dice il Papa “l’economia rende un servizio al bene comune solo se legata all’etica”.